Come Evitare i Capricci dei Bambini Piccoli

Qualcuno li chiama i "terribili due anni", altri li definiscono una normale evoluzione della personalità del bimbo, fatto sta che a 24 mesi i piccoli sviluppano un atteggiamento che chiamare "oppositivo" in alcuni casi è riduttivo. Capricci, strilla, urli, pianti sono tutti tentativi di resistere alle opposizioni che arrivano dall' esterno, in modo particolare dai genitori. Se stanno in braccio  si divincolano per essere messi giú, vogliono disperatamente un giocattolo, si rifiutano di mangiare, di obbedire all' autorità.

Bisogna capire che il bambino, in questa fase della sua vita, si riconosce pienamente come individuo, non piú un semplice prolungamento della mamma o del papà. E' qualcosa di separato e di distinto. Ha appena scoperto di poter essere indipendente e dotato di scelta e vorrà saggiare i limiti e le opzioni a lui accessibili in qualunque attività e ambito.

Forse i genitori non dovrebbero essere sorpresi di questi comportamenti dei figli, quando si oppongono continuamente alla loro volontà: i bambini sono arrivati all'emozionante visione di se stessi come entità umane a sè stanti e devono affrontare interrogativi importanti di volontà, legittimità e controllo.



I piccoli sono alla ricerca di informazioni che traggono mettendo alla prova i limiti della propria libertà. Arrivano dunque a capire dov'è che possono avere un controllo e dove invece è loro proibito. Insomma un periodo di indipendenza che tornerà in futuro quando comincerà la fase adolescenziale.

Un trucco per evitare i Capricci


un piccolo esperimento condotto in Virginia ci fa ben capire il comportamento dei bambini piccoli. Un gruppo di maschietti di due anni sono stati fatti entrare in una stanza dove erano presenti due giocattoli.

Il primo si trovava dietro una teca in plastica di 30 cm, il secondo dietro una di 60 cm. In quest'ultimo caso il bimbo doveva far piú fatica a recuperare il giocattolo, doveva aggirare l'ostacolo.
I ricercatori volevano osservare i comportamenti dei piccoli. Nessuna sorpresa nello scoprire che il giocattolo che aveva l'ostacolo piú difficile per il raggiungimento è stato preferito 3 volte di piú rispetto a quell' altro. 

I due giocattoli erano piú o meno uguali, quindi il comportamento è stato dettato del principio sopra citato. Era la classica risposta dei bambini piccoli: quando c'è una limitazione alla libertà si tende ad infrangere tale limitazione.

I genitori dovrebbero sfruttare questo principio e capire che la tendenza a desiderare qualcosa è tanto piú forte se è proibita.

Post in evidenza

I 10 migliori libri per i genitori sui bambini

Fare il genitore è uno dei mestieri più difficili del mondo. Nessuno ce lo insegna o, se anche ci provano, non riusciremo mai a capirne l...