Che la Tv sia nemica della conversazione si sa, ma oggi uno studio mette in luce quanto possa interferire nell' interazione tra bambini neonati e genitori. La ricerca è stata effettuata da Dimitri Christakis e pubblicata sulla rivista Archives of Pediatrics and Adolescent coinvolgendo 329 bambini neonati da 2 a 48 mesi. L'impatto della televisione in un'età precoce in cui si impara a parlare può essere tale da rallentare lo sviluppo cerebrale del neonato, i genitori distratti dalla tv (anche se solo lasciata come sottofondo) danno meno attenzione al bimbo che reagisce diminuendo i suoi "vocalizzi". C'è anche un'altra ricerca effettuata da Daniel Anderson della University of Massachusetts presso Amherst e in via di pubblicazione sulla rivista Child Development che mostra che i neonati esposti alla televisione ascoltano circa il 20% di parole in meno dai genitori per ogni ora di programmazione vista. Già in passato il tempo speso di fronte alla TV era stato associato a un minor sviluppo del linguaggio per i bambini neonati rispetto a coetanei non esposti. Il nuovo studio mira in qualche modo a ricostruire i motivi di queste sensibili differenze nel neonato. I ricercatori hanno equipaggiato i bambini neonati di registratorini portatili per registrare e contare il numero di parole dette in un certo intervallo di tempo da mamma e papà in presenza di una TV accesa, nonchè per contare gli esperimenti linguistici del neonato e comparare tutto ciò con i 'dialoghì genitori-neonato in assenza di TV. È emerso che se la TV è accesa, per ogni ora di TV il bambino sente in media 770 parole in meno proferite da mamma e papà, una riduzione del 7%; inoltre il bimbo interagisce di meno con loro. È possibile che ciò succeda perchè i genitori sono meno coinvolti e interattivi coi bambini se la televisione è accesa.
